Omar Di Felice completa la missione e raggiunge “il suo Everest”

Dopo 19 giorni, 1294 chilometri e 33630 metri di dislivello, Omar di Felice ha completato con successo la sua ultima impresa invernale raggiungendo la vetta del campo base dell’Everest (come riportato nel suo post Instagram, “il suo Everest”), per la precisione lunedì 8 Marzo 2021.

L’avventura, partita con due lunghissime tappe attraverso le trafficate strade di Kathmandu e Pokhara, è proseguita con l’ingresso nella suggestiva regione del Mustang, dove Omar ha pedalato in una delle zone più aride e fredde del continente asiatico: una porzione di Tibet in terra nepalese rimasto ancora incontaminato.

Poi, è salito fino ai 4660 metri del Kora La Pass, al confine con la Cina, per poi ridiscendere lungo le vallate fino a Muktinat, dove è iniziata la dura salita al Thorung La Pass (5416 metri di altitudine) battuto dai fortissimi venti himalayani e con temperature rigide fino a -20°C.

Una delle particolarità dell’avventura è stata rappresentata dalle condizioni climatiche: questa volta non c’è stato bisogno di allestire bivacchi all’aperto (grazie all’accoglienza del popolo nepalese), ma dormire in piccola stanze sprovviste di riscaldamento è stata comunque una sfida per Omar.

Gli ultimi 100 km all’interno dello scenografico parco del Khumbu, sono stati i più impervi e difficili: per buona parte del tempo, Omar si è caricato la bici nello speciale zaino dotato di ganci e sicure, e ha camminato con gli scarpini ai piedi sui ripidissimi sentieri himalayani.

Dopo questa prima parte e il passaggio a Kathmandu, dove Omar ha potuto ricaricare le energie mentali e fisiche con 36 ore di stop, oltre ad effettuare un bike check & clean, l’avventura è ripartita per la sua fase finale.

Dopo un’ultima sosta alla Piramide del CNR, eredità della stretta collaborazione tra il governo italiano e quello nepalese, lunedì 8 Marzo Omar ha compiuto la sua avventura inginocchiandosi di fronte all’iconica lapide che segna l’ingresso all’Everest Base Camp.

Dopo essere risceso a Gorak Shep (5190 m) dove ha trascorso l’ultima notte, Omar si è imbarcato su un elicottero che lo ha riportato a Kathmandu e a breve farà rientro in Italia con un volo covid-tested, previo tampone di verifica per il Covid19.

L’avventura infatti, si è svolta nel pieno di tutte le norme di sicurezza, con tamponi rapidi svolti prima della partenza e a cadenza regolare durante l’avventura stessa.

L’impresa di Omar è una prima assoluta invernale in mountain bike. Sono già in corso tutte le verifiche da parte dell’ente internazionale RHR (Record Holders Republic) e il check al sistema di tracciamento ENDU LIVE basato su device Garmin inReach, che certificherà lo svolgimento della sfida e il tempo ufficiale definitivo, nonché il passaggio sul passo transitabile più alto al mondo in stagione invernale.